LE LEGGI UNIVERSALI

Ci sono leggi universali alle quali nessuno può sottrarsi, indipendentemente dal nome che si porta, dal potere o soldi che si possiede, una di queste leggi è “la forza di gravità” per esempio, secondo la quale quando cade una penna dalla propria mano questa è attratta verso il basso e finirà a terra sia che la mano sia quella di Brad Pitt o di un nostro amico.Un’altra legge universale è la morte, nessuno può scappare da essa.

Queste leggi sono tante, alcune in particolare andrebbero ricordate poiché sono guide importanti per la nostra crescita.
Mi piace citare questa in particolare che dice:”what you don’t use you lose“, “ciò che non usi lo perdi”. Questo è vero per tanti aspetti che ci riguardano, se per esempio non usiamo più  una gamba o un braccio per tanto tempo, anche anni, questo si atrofizza e non potremo più usarlo, lo perdiamo.

Così funziona anche per i nostri sogni se non li coltiviamo, se non li nutriamo, se non li aumentiamo finiremo per non sognare più. La stessa cosa vale per quanto riguarda la fede, le nostre ispirazioni, la speranza se non la si usa la perderemo!

Un’ altra legge universale, nota anche in molti testi sacri, recita:”quello che semini raccogli“. Quindi se semini male, il tuo raccolto non sarà buono. Se semini semi di zucca non potrai aspettarti di raccogliere delle fragole se è quello che ti aspetti. Se si semina male raccoglierai male. Ma è vero anche il contrario, se semini bene raccoglierai bene, se semini pace raccoglierai pace, se semini amore raccoglierai amore.

E voi cosa state seminando?
Cos’è che non usate più?
Se vi va scrivetelo nei commenti!

Dott.ssa Alexandra Benincasa

www.psicoterapiafamiliare.com

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LA “VISUALIZZAZIONE” COME STRUMENTO PER MIGLIORARE LA PROPRIA VITA

Guarda le cose come vorresti che fossero invece di come sono” R.Collier                                                

La  paura più profonda non è quella di essere inadeguati, ma di essere potenti oltre misura. E’ la nostra luce, non la nostra ombra a spaventarci di più. Facci caso, quando ti viene voglia di osare, quando senti quella spinta interiore  verso la realizzazione dei tuoi sogni o progetti … immediatamente la tua parte più razionale si mette a lavoro e inizia a tirare il freno a mano, allora inizi a chiederti , chi sono io per riuscirci? Chi sono io per essere brillante e pieno di talento?

In realtà chi sei tu per non esserlo?

Il tuo modo di giocare al ribasso, di  pensare in piccolo, non ti serve, non ti aiuta, anzi ti allontana da te stesso e da ciò che desideri.  Siamo nati tutti per brillare, proprio come i bambini. Siamo nati per manifestare il nostro essere, ciò che è dentro ognuno di noi. E quando sarai capace di splendere, inconsciamente darai agli altri la possibilità di fare altrettanto, sarai un esempio e uno stimolo soprattutto per le persone che ti stanno vicino. Infatti, il dono più grande che possiamo fare alle persone che amiamo è quello di vivere al nostro pieno potenziale

Ti suggerisco un esercizio di “visualizzazione”, che spesso uso  in seduta con i miei pazienti o lo prescrivo come esercizio da svolgere a casa. Questa è una pratica per generare risultati positivi, utilizzata di frequente dagli atleti per migliorare le proprie prestazioni. E’ un processo dove si immagina esattamente ciò che si vuole ottenere o guadagnare per poi compiere mentalmente tutto ciò che è necessario fare per riuscirci davvero. Spero vi sia utile!

Spesso siamo limitati delle nostre visioni poiché sono  rivolte verso il nostro passato, verso ciò che non ha funzionato, verso le nostre delusioni , e non ci sono di alcun aiuto. La visualizzazione creativa invece ti permette di scegliere con quale visione occupare  la mente e di superare le sfide che ti si presentano per avvicinarti sempre di più al successo che hai immaginato e desiderato.  E’ un momento che ti prendi e che dedichi a te stesso,  per concentrarti  e visualizzare te stesso che vivi in armonia con i tuoi sogni e obiettivi.

Per prima cosa, siediti con la schiena dritta in una posizione per te comoda. Respira profondamente. Chiudi gli occhi, sgombra la mente e preparati a visualizzare.

Visualizza solo ciò che desideri davvero. Visualizza i tuoi desideri, quelli che ti cambierebbero la vita. Poi con tutti i sensi osserva, assapora, odora , tocca ogni dettaglio della tua visualizzazione. Più la renderai vivida, più ti sentirai spronato  a compiere quanto necessario per trasformarla in realtà.

Poi  fai un salto in avanti nel futuro e osserva te stesso mentre raggiungi i tuoi risultati e obiettivi ideali. Osserva te stesso mentre ottieni ciò che ti eri prefissato di ottenere e sperimenta quanto ti senti bene ad aver tenuto duro e avercela fatta.

Visualizza te stesso mentre vivi in totale accordo con il tipo di persona che devi necessariamente essere per trasformare la tua visione in realtà. Osservati alle prese con  le azioni positive che avrai bisogno di compiere ogni giorno e assicurati di percepire quanto è piacevole il processo.

Se ripeti questo semplice esercizio ogni mattina, per 5 minuti, in maniera costante,riuscirai presto a  riprogrammare la tua mente al successo. Inizierai a vivere in armonia con la tua visione ideale e a trasformarla in realtà.

Tieni sempre bene a mente che, anche se questa pratica può risultare piacevole o divertente, nella realtà nulla cambia senza l’AZIONE.

Buon lavoro.

Dott.ssa Alexandra Benincasa

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LA LIBERTA’ PIU’ GRANDE: LA SCELTA DEL TUO ATTEGGIAMENTO.

“All’uomo si può togliere tutto tranne una cosa, l’ultima delle libertà umane: la scelta del suo atteggiamento personale davanti ad una serie di circostanze”.

Viktor Frankl, uno psichiatra austriaco che è stato imprigionato nei campi di concentramento nazisti, ha detto che “all’uomo si può togliere tutto tranne una cosa, l’ultima delle libertà umane: la scelta del suo atteggiamento personale davanti ad una serie di circostanze”.
Incontriamo anche persone che non sono troppo gradevoli e possono causarci grandi danni. Nella maggior parte dei casi non possiamo farci niente. Ma possiamo scegliere come reagire. Dopo tutto, dentro di noi, in profondità, possiamo venire danneggiati solo da coloro ai quali l’abbiamo permesso.

In questo senso, la legge del karma è molto illuminante. Questo principio buddista fa riferimento alla legge di causa-effetto e indica che le nostre esperienze sono il risultato delle nostre azioni, parole e pensieri. In pratica, tutte le nostre azioni lasciano delle tracce e, nel tempo, producono dei risultati. Raccogliamo ciò che seminiamo.

Azioni, parole e pensieri virtuosi sono semi positivi dai quali raccoglieremo felicità, mentre la violenza, l’odio, l’ignoranza, l’egoismo e il risentimento produrranno solo sofferenza.
Se ogni volta che qualcuno ci dà fastidio ci arrabbiamo, alimenteremo sempre di più la rabbia fino al punto che questa emozione si appropria di noi. Se ogni volta che qualcuno si lamenta seguiamo il suo gioco e ci lamentiamo a nostra volta, finiremo per trasformarci in lamentatori cronici.

Ovviamente, in questo modo non possiamo trovare l’equilibrio emotivo di cui abbiamo bisogno per essere felici.

Il primo passo  è non accettare come verità assoluta i giudizi altrui.
Quello che gli altri dicono di noi non definisce chi siamo. In fondo chi emette giudizi non definisce gli altri, ma sé stesso. Diamoci la possibilità di prendere le distanze da chi ci tratta male.

Il secondo passo è smetterla di cercare di piacere a tutti. Per quanto possiamo cercare di sforzarci, di fare tutto nella maniera più corretta, non potremmo comunque mai piacere a tutti, ci sarà sempre qualcuno che ci giudicherà , che non sarà  d’accordo con le nostre idee, e questo è normale. Fa parte della vita.

La chiave è dentro di noi. Ciò che possiamo fare è essere meno severi con noi stessi. Spesso capita di proiettare sugli altri ciò che sta accadendo nella nostra mente, ma la verità è che gli altri spesso hanno  altre cose a cui pensare, perchè a loro volta sono troppo prese dalla paura di essere giudicate!

Dott.ssa Alexandra Benincasa

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NON LASCIARE MAI NIENTE DI IMPORTANTE NON DETTO

Il risultato positivo (o negativo) nelle nostre relazioni interpersonali risulta connesso alla capacità individuale di comunicare in modo adeguato con gli altri.
La regola più importante è quella di “non lasciare mai niente di importante non detto”.

Non tacere mai le cose importanti, belle o brutte che siano.
È assurdo aspettare il momento giusto per parlare con franchezza con qualcuno che ci sta a cuore, perchè il momento giusto per confrontarsi, porre domande difficili, dire “ti amo” o ascoltare davvero non esiste. C’è solo adesso.

Con la parola si nutre la relazione, si crea intimità…e l’intimità richiede coraggio.
Il coraggio della parola.
Mentre il silenzio crea distanza.

Il silenzio è sempre un problema nei rapporti interpersonali. La scelta di non esprimere ciò che si pensa genera una “dissonanza cognitiva” fra ciò che si crede davvero(con il cuore) e ciò che si fa. Queste discordanze si accumulano e nel tempo arrivano a distruggere la relazione.
Spesso nutriamo l’illusione che le altre persone intuiscano i nostri stati di animo e di conseguenza ci aspettiamo che soddisfino le nostre necessità, questo accade spesso nei rapporti di coppia, c’è questo errore interpretativo che a lungo andare danneggia la relazione. Non c’è cosa più errata di pensare che l’altro sia telepatico.

Se vuoi migliorare le relazioni con gli altri, con il tuo partner, con i tuoi familiari non fuggire, rompi il tuo silenzio. Esprimi le tue emozioni, decisioni e pensieri. Non evitare le paure e i rischi , scegli di agire. La parola, il comunicare, la verità avvicina le persone e può salvare un rapporto.

Mentre il silenzio crea distanza, la verità crea connessione.
Bastano pochi accorgimenti per migliorare qualsiasi relazione.

“Un azione coraggiosa è sempre la manifestazione di un amore infinito”
Paulo Coelho

Dott.ssa Alexandra Benincasa

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IL DONO

IL DONO

 

“Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere” Albert Einstein

 

Vi è mai capitato  che vostro figlio, oppure un nipotino, un alunno o un bambino in generale si sia avvicinato per donarvi qualcosa?

Magari un disegno fatto da lui, un suo giochino, un sassolino e con uno sguardo felice magari vi ha pure ringraziato! A me spesso capita con mia figlia, quasi tutti i giorni quando vado a prenderla all’ uscita dell’asilo ha sempre dei bellissimi disegni, tutti colorati, da regalarmi e nel suo gesto, nei suoi occhi io leggo tanta gioia e felicità.

Allora mi viene da pensare che, come affermavano gli antichi saggi, il potere del DONO non risiede in sé nell’oggetto del dono, ma nell’intento che sta dietro. Pensateci un attimo! Come vi siete sentiti o come vi sentite quando anche voi donate qualcosa?

Burt dice: “la gioia è una delle forme più grandi  e più semplici di gratitudine”.

Questo succede perché donare non apre solo il cuore di chi riceve ma apre soprattutto il cuore di chi dona. Si apre un canale fra chi dà e chi riceve dove fluisce l’amore.

Provate a tenere un diario e provate a fare 3 atti di gentilezza ogni giorno e annotate poi quali sono i vostri pensieri, i vostri stati d’animo predominanti durante la giornata. Dopo tre settimane provate a verificare qual è lo stato d’animo che risalta e domina e quali sono i pensieri più frequenti e soprattutto notate come sono cambiate le vostre relazioni con gli altri, con le persone che avete intorno e come il mondo intorno a voi è cambiato rispetto a voi stessi.

Allora , in virtù di quanto detto, riflettete: “Quando doni qualcosa è davvero la persona a cui doni a ricevere?”

Se ti va lascia un commento!

Dott.ssa Alexandra Benincasa

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L’IMPORTANZA DELLA COMPASSIONE

“Se volete che gli altri siano felici praticate la compassione, e se voi stessi volete essere felici praticate la compassione”
Dalai Lama

Bisogna essere uniti agli altri e al mondo in cui viviamo e sentirci gli uni vicino agli altri. Quando aiutiamo gli altri, ampliamo l’orizzonte della nostra mente quindi siamo in grado di vedere i nostri piccoli problemi in una prospettiva più realistica. Ciò che prima ci sembrava spaventoso e insopportabile, e ingigantiva le difficoltà, tende a ridimensionarsi.

Quando siamo uniti agli altri, siamo in grado di aprire il cuore e metterci in contatto con gli altri. Così facendo acquisiamo una sensazione di maggiore sicurezza, di fiducia e un vero senso di libertà

La felicità è possibile e la chiave sta nelle nostre mani. Noi possiamo praticarla così come possiamo farlo per qualsiasi altra disciplina, coltivandola direttamente attraverso l’impegno e l’esercizio. Rimodellando i nostri atteggiamenti e le nostre concezioni.
Molti studi scientifici hanno confermato oggi che esiste una stretta correlazione tra felicità personale e la gentilezza, la compassione e la cura degli altri, dimostrando non soltanto che le persone più felici tendono ad essere più sensibili e più disponibili a entrare in contatto con gli altri e ad aiutarli, ma anche che un individuo coltivando deliberatamente la gentilezza e la compassione, sperimenterà una maggiore felicità.

Applicate queste idee nella vita quotidiana, provate a compiere un atto compassionevole al giorno, una buona azione o un atto di gentilezza e scoprirete un modo per trascendere le sofferenze e le avversità e intraprenderete il vero cammino verso la felicità.

Inizia oggi!

Dott.ssa Alexandra Benincasa

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