Il benessere psicologico è una cosa seria

 

Freud diceva che “le emozioni inespresse non muoiono mai, restano sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore”.
Ecco perché non bisogna meravigliarsi se i vari percorsi online o i grandi eventi, strafighissimi simili a dei concerti, organizzati  dai vari Life-coach, mentalcoach o motivatori non funzionano.

Purtroppo i tentativi di risolvere tutto solo con il “Pensiero Positivo” sono una grande sola, in molti casi un boomerang che ti ritorna dritto in fronte.
Non può esserci una vera e propria crescita personale senza un processo di comprensione di sé, di come si da significato  alla realtà e al proprio mondo interiore.
Non si può raggiungere il proprio benessere attraverso delle ricette spicciole e  universali che vengono dispensate in pacchetti ben confezionati che fungono da specchietto per le allodole.

  1. Sei hai delle difficoltà, problemi relazionali, ansia, attacchi di panico, un senso di angoscia e tristezza che non sai spiegare e che non vuole andar via, se vuoi crescere e cambiare qualcosa nella tua vita, affidati e ricerca persone qualificate e competenti.
    Pensare al proprio benessere e fare di sé stessi una priorità  nella propria lista di doveri è uno degli investimenti più importanti che puoi fare.
    Dott.ssa Alexandra Benincasa

BUONI PROPOSITI ! QUALE STRATEGIA VINCENTE ADOTTARE?

 

 

“la motivazione ci fa partire. L’abitudine ci fa andare avanti”

Jim Rohn

 

 

Settembre è arrivato e si riparte carichi e motivati con la solita lista di buoni propositi. Vuoi abbandonare tutta una serie di cattive abitudini, avere più tempo da dedicare alle tue passioni, ai tuoi progetti e desideri ma lo stress da rientro ti fa tornare presto il cattivo umore. Bastano poche settimane per essere risucchiato dalla solita routine, dagli impegni, ritmi scanditi che fanno sì che i tuoi buoni  propositi rimangano solo dei buoni propositi. Quante altre volte ti è capitato di dire “ da settembre mi metto a dieta” , “ a gennaio mi iscrivo in palestra”. E poi?

E poi si rimanda, si rimanda … si rimanda.

Ora ti svelerò qual è la strategia giusta per mantenere fede ai tuoi buoni propositi, per raggiungere i tuoi obiettivi.

Si dice che la qualità della propria vita dipende dalla qualità delle proprie abitudini. Se una persona vive una vita di successi, allora quella persona ha semplicemente adottato le abitudini ideali per crescere e mantenere quel livello di successo.

Tenuto conto che sono le nostre abitudini a plasmare la nostra vita, è fuori di dubbio che non esista una singola abilità più importante da acquisire e padroneggiare di quella che ci permette di controllarle.

Le abitudini sono comportamenti che si ripetono regolarmente nel tempo fino ad essere eseguite in maniera inconscia. Se non riesci a controllarle saranno le abitudini a controllare te.

I buoni propositi, infatti, altro non sono che l’acquisizione di un’abitudine positiva che si desidera implementare nella propria vita, o la perdita di un’abitudine negativa della quale ci si vuole liberare. Ma secondo le statistiche solo il 5% delle persone riesce a mantenere fede ai buoni propositi. Questo perché la maggior  parte delle persone è priva di una strategia solida per acquisire le nuove abitudini. Si è assuefatti psicologicamente e fisicamente dalle vecchie abitudini e ci si scoraggia  facilmente quando si inizia un nuovo percorso. Spesso si è impazienti.

Secondo la “psicocibernetica” per adottare una nuova abitudine o disfarsi di una vecchia sono necessari almeno 21 giorni, tempo necessario per adattarsi a qualsiasi cambiamento. Meglio se sono 30!

Allora come puoi diventare padrone delle tue abitudini?

Devi sapere che all’inizio, più precisamente i primi 10 giorni, in cui stai cercando di mettere in pratica una nuova abitudine, non appena il senso di novità e l’euforia iniziale si spegneranno e la realtà torna a farsi sentire, sono percepiti come insopportabili, pesanti. Ed è qui che la maggior parte delle persone molla. Sono giorni di resistenza al cambiamento, ogni minimo ostacolo, variante, imprevisto ( per esempio non trovare parcheggio vicino la palestra, un cambio di orario ecc.) diventa un appiglio per mollare tutto o rimandare e ancora rimandare.

Il lato positivo è che ora sai cosa ti aspetta nella fase iniziale, è dura ma ce la puoi fare, ora ne sei consapevole e sai anche che è temporanea. Dopo diventa tutto più facile.

Nella seconda fase ti stai adattando, sviluppi più sicurezza e inizi ad assaggiare i primi benefici della nuova abitudine su cui stai lavorando. Ma fai attenzione, in questa fase si è ancora vulnerabili ed è facile ricadere nei vecchi comportamenti.

Nella terza fase, dopo il 20 giorno, è il periodo del rinforzo positivo in cui si associa il piacere al nuovo comportamento, inizierai a sviluppare un sentimento di orgoglio nei confronti di te stesso per essere arrivato fino a questo punto. Ora percepirai te stesso come qualcuno che “vive” quell’abitudine. Ed è proprio questo piacere che permette di mantenere nel tempo la nuova abitudine. Un altro lato positivo è che quando raggiungi un obiettivo sei più propenso a fissarne un altro, ad alzare asticella e quando arrivi al traguardo conquisti la tua “libertà”.

La libertà di condurre la tua vita nella direzione che tu scegli per diventare la parte migliore di te stesso.

Ora che conosci la strategia vincente tocca a te!

Cosa aspetti!!!

Dott.ssa Alexandra Benincasa

info@psicoterapiafamiliare.com

 

 

 

“La vita comincia laddove finisce la zona di comfort”

Neale Donald Walsh

 

 

L’IMPORTANZA DELLA COMPASSIONE

“Se volete che gli altri siano felici praticate la compassione, e se voi stessi volete essere felici praticate la compassione”
Dalai Lama

Bisogna essere uniti agli altri e al mondo in cui viviamo e sentirci gli uni vicino agli altri. Quando aiutiamo gli altri, ampliamo l’orizzonte della nostra mente quindi siamo in grado di vedere i nostri piccoli problemi in una prospettiva più realistica. Ciò che prima ci sembrava spaventoso e insopportabile, e ingigantiva le difficoltà, tende a ridimensionarsi.

Quando siamo uniti agli altri, siamo in grado di aprire il cuore e metterci in contatto con gli altri. Così facendo acquisiamo una sensazione di maggiore sicurezza, di fiducia e un vero senso di libertà

La felicità è possibile e la chiave sta nelle nostre mani. Noi possiamo praticarla così come possiamo farlo per qualsiasi altra disciplina, coltivandola direttamente attraverso l’impegno e l’esercizio. Rimodellando i nostri atteggiamenti e le nostre concezioni.
Molti studi scientifici hanno confermato oggi che esiste una stretta correlazione tra felicità personale e la gentilezza, la compassione e la cura degli altri, dimostrando non soltanto che le persone più felici tendono ad essere più sensibili e più disponibili a entrare in contatto con gli altri e ad aiutarli, ma anche che un individuo coltivando deliberatamente la gentilezza e la compassione, sperimenterà una maggiore felicità.

Applicate queste idee nella vita quotidiana, provate a compiere un atto compassionevole al giorno, una buona azione o un atto di gentilezza e scoprirete un modo per trascendere le sofferenze e le avversità e intraprenderete il vero cammino verso la felicità.

Inizia oggi!

Dott.ssa Alexandra Benincasa

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