LA PSICOLOGA RISPONDE

LA PSICOLOGA RISPONDE

Perché si ha così paura del Coronavirus?
Perché è un fenomeno sconosciuto, raro e nuovo.

Come fare, allora, per evitare che la paura diventi eccessiva, finendo per danneggiarci?
Atteniamoci sempre ai fatti oggettivi. Analizzare razionalmente i fatti reali , provenienti da fonti ufficiali ed attendibili, ci aiuta a non essere né superficiali né ad avere una paura spropositata.

Perchè mi sento disorientata e ansiosa?
Perchè l’attuale problematica che noi tutti stiamo vivendo ci costringe necessariamente ad attuare dei cambiamenti nella nostra vita, a stravolgere le nostre abitudini e la nostra routine. Il coronavirus ci ha fatto sperimentare da vicino come la vita può essere modificata anche senza la nostra volontà.
Ma il cambiamento fa parte della vita, anzi è una costante della vita. Come viverlo dipende da noi, possiamo subirlo passivamente, lamentandici di tutto quello che non va oppure possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita, come un’ opportunità di crescita e consapevolezza. A noi la scelta.

Cosa posso fare per vivere meglio questa emergenza e questa quarantena?
Evitiamo la ricerca compulsiva di informazioni, è controproducente e fa aumentare l’ansia. Introduciamo delle nuove abitudini, ciò renderà più accettabile il cambiamento.
Usiamo il tempo a nostra dispisizione, dedichiamoci a qualche vecchia passione che non riuscivamo a coltivare oppure creiamone delle nuove.
Facciamo un po’ di esercizio fisico.
Dedichiamo un pò di tempo a delle buone letture.
Riscopriamo il nostro talento e miglioriamoci.

Il pensiero di non sapere quando finirà mi angoscia, cosa posso fare?
La cosa più importante è rimanere centrati, presenti nel qui e ora, senza divagare troppo nel passato e nel futuro, torniamo a guardare con entusiasmo le piccole cose della vita. Non perdiamo mai la speranza,cambiamo i nostri pensieri ricordiamoci che prima o poi come tutto è iniziato, tutto finirà. Se possiamo aiutiamo il prossimo, questo aumenterà il nostro senso di comunità che inciderà positivamente sul nostro umore.

Sono preoccupata per i miei figli come posso rendere questa situazione meno pesante?
È importante parlare con i bambini per spiegargli cosa sta realmente accadendo con un linguaggio adatto alla loro età, con parole semplici, con immagini o attraverso il gioco. Altrettanto importante è ascoltarli rispetto alle loro ansie e paure e all”idea che loro si sono fatti di tutta questa situazione. Evitare di sottoporli a un continuo bombardamento di notizie e bollettini allarmanti. Per i teenager che vivono già di loro un cambiamento naturale bisogna accompagnarli in questa nuova situazione, aumentando la loro responsabilità nella gestione del tempo e della giornata magari all’interno di un programma familiare condiviso.

Dott.ssa Alexandra Benincasa

?Nella speranza che queste informazioni possano essere d’aiuto a voi o anche ai vostri amici e familiari potete condividere o invitare i vostri contatti.

?Nel caso in cui si stesse vivendo un particolare disagio legato all’emergenza e si voglia richiedere un sostegno , potete scrivere su Messanger oppure a: alexandra@psicoterapiafamiliare.com
Cell 3387073823
www.psicoterapiafamiliare.com

ANSIA DA CORONAVIRUS

E poi arriva l’edizione straordinaria nel bel mezzo della serata, arriva quella decisione da parte del governo che nessuno avrebbe voluto sentire ed è normale che salga l’ansia ,la paura o il panico.
Ma il vero pericolo non è il Coronavirus, ma la paura del Coronavirus.
Questo continuo rimbalzare dalle notizie dei Tg a quelle della radio e poi dei social crea un clima negativo e di allerta che non aiuta il nostro umore e di conseguenza incide negativamente anche sul nostro sistema immunitario.
Sicuramente il coronavirus non va sottovalutato, non è una banalità, è un virus che ha un rischio e un alto grado di contagiosità… ma non è l’apocalisse!
Non lo fermeremo con il panico ma con l’intelligenza.
Le misure, che potrebbero sembrare rigide, sono state prese per non sovraffollare gli ospedali che non riescono a contenere il numero elevato di contagiati e le terapie intensive insufficienti.
Allora cerchiamo di essere responsabili, aiutiamoci e sosteniamoci l’un l’altro restando tutti a casa.
Cerchiamo di riflettere e di dare una lettura diversa a tutto quello che sta succedendo. Ogni evento, porta con sé degli aspetti positivi, anche se spesso è difficile coglierli.
Questo virus ci ha dato uno STOP, come spesso capita alla singola persona quando si ammala. Spesso ai mie pazienti che hanno un problema come il DAP(disturbo da attacchi di Panico) gli chiedo di riflettere; probabilmente il loro fisico gli sta chiedendo di fermarsi e ascoltarsi, per troppo tempo si sono trascurati o maltrattati.
Allora riflettiamo sulla nostra incapacità di uscire dagli schemi e dalla routine. È bastata un’ ordinanza che andava a rompere le nostre abitudini per mandarci tutti il tilt. Siamo diventati ormai delle piccole macchine, incapaci di pensare e ascoltare ciò che anche il pianeta ci urla da tempo.
Allora fermiamoci, cambiamo il nostro stile di vita e riappropriamoci dei valori che abbiamo dimenticato.
Godiamo delle piccole cose, viviamo il presente, ascoltiamoci, alleniamo la gratitudine e la compassione e ne usciremo tutti più ricchi e forti di prima.
Dott.ssa Alexandra Benincasa

www.psicoterapiafamiliare.com

PSICOLIBRO

Libro: “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon

 

Oggi , in questa giornata dedicata all’autismo, mi è venuto in mente un libro che lessi molti ma molti anni fa.

Uno di quei libri che ti entrano dentro e che difficilmente dimentichi. Una storia, scorrevole, che racconta il rapporto tra l’autismo e il mondo esterno, che narra delle difficoltà e sofferenze del protagonista, della sua determinazione, dei vissuti diversi dei genitori rispetto alla condizione del proprio figlio.

Un libro che inizia come un giallo ma che pagina dopo pagina svela le vicende di un ragazzino affetto dalla sindrome di Asperger.

Un libro che consiglio di leggere e far leggere soprattutto ai ragazzi.
Dott.ssa Alexandra Benincasa

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